Coronavirus: le conseguenze del lockdown per la farmacia

Il lockdown da Coronavirus ha frenato diverse aree produttive. Ma non la farmacia, che in questo periodo ha aumentato sensibilmente la vendita di prodotti farmaceutici.

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In questo periodo di Covid-19 si sprecano articoli e approfondimenti sullo stato di salute dell’economia italiana. I dati Istat, puntualmente recapitati alla commissione Bilancio del Senato, parlano di una decrescita economica di portata assoluta. Basti pensare che il lockdown legato al Coronavirus nel mese di marzo si è portato con sé un calo della produzione industriale pari al 16,6% rispetto al mese precedente. Ma, come sempre, nell’irrazionalità della guerra quando alcuni settori crollano ce ne sono altri che ne beneficiano, come nel caso della vendita di prodotti farmaceutici.

 

Vendita prodotti farmaceutici: niente lockdown per il Coronavirus

Trattandosi di nemici subdoli, il Coronavirus e il conseguente lockdown hanno stabilito per necessità le caratteristiche dei settori da mantenere aperti, i cosiddetti servizi essenziali. Oltre all’ovvio reparto alimentare, che comunque a fine anno decreterà un segno meno sul fatturato per via delle minori esportazioni e della chiusura dei bar e ristoranti, un altro tra i mercati al dettaglio rimasti aperti è quello della vendita di prodotti farmaceutici, sia in farmacie fisiche che in farmacie online. Deduzione ovvia, visto che l’Oms ha definito il Coronavirus una pandemia a carattere globale, decretandone così lo status di emergenza sanitaria. Risultato? In poco tempo il settore farmaceutico ha ampliato la propria sfera di influenza commerciale.
 

Il fatturato delle farmacie aumenta la propria crescita 

Che il mondo legato alla vendita di prodotti farmaceutici fosse comunque in ascesa è un dato di fatto. Il lockdown seguito al Coronavirus non ha fatto altro che cristallizzare un trend positivo che negli ultimi anni pare non conoscere freni. Prima dell’avvento del disastro pandemico l’eCommerce farmacia si era palesato come uno dei settori in maggior sviluppo, con una crescita di fatturato stimata tra il 25% e il 30% annuo. Lo scorso anno i mastrini delle farmacie online hanno fatto segnare un fatturato complessivo di 240 milioni di euro, mentre le previsioni per il 2020 parlano di addirittura 315 milioni di euro. Vi è comunque da registrare come queste proiezioni non tenevano in considerazione una variabile oggi determinante: il lockdown dovuto al Coronavirus.

 

Vendita di prodotti farmaceutici: i dati attuali

A fissare queste considerazioni ci vengono in supporto gli ultimi dati di Confcommercio, stilati e distribuiti in piena emergenza Covid-19. Ebbene il settore relativo alla vendita di prodotti farmaceutici farà registrare un ulteriore incremento del 3,6%, crescita iniziata ancora verso fine gennaio e destinata a mantenersi (se non aumentare ulteriormente) nei prossimi mesi. In questo contesto ne beneficiano sia le farmacie fisiche ma soprattutto le farmacie online. Quest’ultime, grazie ai decreti del lockdown Coronavirus e alla possibilità di poter far circolare liberamente tali prodotti, sono destinate ad una crescita di fatturato doppia rispetto ai presidi fisici.

 

Lockdown Coronavirus: che prodotti si vendono?

Ovviamente la crisi sanitaria che stiamo vivendo ha aumentato sensibilmente la vendita di prodotti farmaceutici protettivi, quali mascherine, guanti e prodotti igienizzanti. Non per questo però si è segnalato un calo sostanziale del resto dei prodotti, anzi. Proprio la possibilità di fare ordini comprendenti più prodotti e, allo stesso tempo, una più attenta valutazione del proprio stato di salute hanno fatto sì che tutte le tipologie di prodotti farmaceutici abbiano beneficiato del trend di crescita.

 

Mascherine protettive: crescita super

Resta comunque evidente che i prodotti farmaceutici attualmente più richiesti siano quelli protettivi come mascherine e prodotti igienizzanti. Secondo le stime di IQVIA, noto provider informativo a livello sanitario, le mascherine sono l’elemento che ha subito il maggior strappo a livello di fatturato. Già nella settimana tra il 20 e il 27 gennaio è iniziato un sostanziale aumento di vendite, passando da uno standard di fatturato pari a 42 mila euro ad un picco di 180 mila euro. Nella settimana seguente si è registrato un ulteriore aumento del 113%, pari a 385 mila euro. Ad ulteriore riprova del boom di questi prodotti farmaceutici vi è la stima media settimanale di vendita ante lockdown da Coronavirus: 30 mila euro.

 

Crescono anche i prodotti igienizzanti.

Contestualmente all’esplosione commerciale delle mascherine vi è l’ascesa dei prodotti igienizzanti, sempre più ricercati ed apprezzati dalle persone. Mantenendo come riferimento la settimana del 27 gennaio tali prodotti hanno fatto segnare un incremento del 328% rispetto alla settimana precedente, fissando un fatturato settimanale di 561 mila euro. Inevitabilmente nelle settimane a seguire questo dato è aumentato ancora sensibilmente. Si tratta di numeri che colpiscono, forse anche più delle mascherine, visto che il fatturato medio settimanale dei mesi precedenti al Coronavirus era pari a 68 mila euro.

 

Alla luce di queste considerazioni e di questi dati possiamo quindi stabilire come il settore relativo alla vendita di prodotti farmaceutici stia vivendo un periodo florido a causa del Coronavirus. Si potrebbe dire “inaspettatamente florido”, ma così non è. I trend degli ultimi anni risaltano infatti una maggior attenzione dei consumatori verso il proprio stato di salute, la cura della persona e dell’igiene. Di questo contesto ne hanno beneficiato le farmacie fisiche ma soprattutto le farmacie online, che hanno segnato un costante e crescente aumento di fatturato. Che molto probabilmente proseguirà anche dopo l’emergenza.

 

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